Albenga nel tempo...(storia e cartografia)
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Albenga nel tempo...(storia e cartografia)
Era l’antica capitale della potente tribù ligure degli Ingauni, da cui prese il nome di Albium Ingaunum (il nome mutò poi in Albingaunum, in Albingauna e infine in Albenga). Fu alleata dei Cartaginesi contro Roma durante la Seconda Guerra Punica (III sec.) e divenne la base navale di Magone, alleato di Roma contro Genova. Conquistata da Roma nel 181 a.C. da parte del proconsole L. Emilio Paolo, ottenne il diritto latino nell’[b]89 a.C., la cittadinanza romana nel 45 a.C. e assoggettò i territori dell’interno. Il periodo più florido della città si colloca tra la fine del II sec. e la prima metà del III sec. d.C. La città romana si sviluppò dove poi sorse sulle sue rovine la città medioevale e infine quella moderna. L’anfiteatro del Monte, i resti delle probabili terme, l’acquedotto, le necropoli, un grande edificio pubblico a pianta rettangolare, tombe monumentali, epigrafi di personaggi famosi e moltissimi reperti testimoniano l’importanza di Albingaunum. Distrutta al principio del V secolo dai barbari, fu ricostruita nel 415 da Costanzo, generale di Onorio, e cinta di mura, divenendo sede vescovile con il vescovo Quinzio nel 451.Fu conquistata dai Longobardi e dai Rotari
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uno sguardo al medioevo ...
questa mappa è disegnata da Matteo Vinzoni nel 1750 (ora si trova nel Palazzo Vecchio del Comune di Albenga)
è stato aggiunto per migliorare la lettura in nero le divisioni dei quartieri e i nomi medioevali delle porte cittadine
La città medioevale è rimasta al centro della vita urbana moderna, anche perchè in conseguenza dell'involuzione economica e demografica determinata da tali trasformazioni, e il suo aspetto esteriore riproduce la situazione edilizia creatasi fra i secoli XI e XIII, nel periodo più florido dell'indipendenza comunale, di cui sono imponete testimonianza le numerose torri dominanti gli angoli delle strade.
La piazza San Michele, dinanzi alla cattedrale, è tuttora la piazza del Comune e il cuore cittadino, che pur da vari decenni è in crescita e sviluppo verso il mare.
Le strade sono ancora in massima parte quelle antiche, case, palazzi, e logge che fiancheggiano mostrano già visibili o nascondono ancora sotto l'intonaco strutture spesso monumentali del Medioevo.
Albenga costituisce un esempio unico in liguria, di continuità urbana tra la romanità, il Medioevo e i giorni nostri, e mantiene intatto il suo impianto edilizio di sette o otto secoli or sono, offrendo al visitatore la visione completa di una città italiana dell'epoca più florida dei comuni.
la città medioevale era divisa in quattro quartieri, i cui nomi sono ancora vivi nella tradizione locale:
- il quartiere di Torlaro ( falsa traduzione di Tor lata) o di S.Giovanni a nord-ovest, comprende il battistero
- il quartiere di S.maria che prende il nome dalla chiesa di Santa Maria in fontibus a nord-est
- il quartiere di S.Siro a sud-ovest
- il quertiere di S.Eulalia a sud-est
Essi sono divisi da est ad ovest dall'antico decumano massimo, da nord a sud non dal dal cardinale massimo (via medaglie d'Oro) ma dall'asse centrale segnato dalla piazza San Michele, di modo che il centro geometrico della città diventa anche il punto d'incontro tra i 4 quartieri.
E' dubbio se, fra l'età romana e il medioevo, il centro della città ( probabile sede del foro) si sia spostato dai "quattro canti", presso l'ononima loggetta ancora esistente, alla Piazza di San Michele, ove sorsero i principali edifici religiosi e pubblici della città medioevale.
Alle due principali arterie cittadine di origine romana corrispondono le quattro porte della cinta muraria, oggi conservate nella loro ultima dimessa architettira seicentesca e più tarda.
- la Porta Molino a nord
- la Porta Torlaro ad ovest
- la Porta d'Aroscia(dal primitivo nome del fiume Centa) a sud
- la Porta Marina, completamente scomparsa all'ingresso dell'attuale città vecchia, aperta verso il mare
Accanto a questa era il Castello di Porta Marina, massiccia costruzione di età comunale e caposaldo difensivo della città anche sotto il dominio genovese, i cui resti sono stati stoltamente demoliti nel 1938
Esistevano inoltre due porte minori nel medievo:
- la porta di S.Eulalia o del Pertugio a sud
- e quella di S.francesco, presso il convento ononimo a nord
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