Arrivo del viceciambellano de Languedoc in repubblica di Genova

Pachillou arrivò al castello Savone, dopo un lungo viaggio lungo il litorale mediterraneo. Sperava di potere incontrare Weissmatten, l' ambasciatore di Genova in Languedoc. Provò a parlare al massimo l' italiano. Alle porte del castello, gridò alle guardie:

Guardie del castello! Detto al ciambellano di Genova che il viceciambellano del Languedoc è qui!

Pachillou attese una risposta. Sperava di potere aprire un'ambasciata del Languedoc a Genova, e d' ottenere le migliori relazioni diplomatiche.

Babj era appena rientrato da un viaggio di riposo, la prima pausa che si era preso dopo tanto tempo e tanto lavoro, quando una guardia si avvicinò e lo informò dell'arrivo al Castello del viceciambellano del Languegoc.
Ne fu molto felice, anche se era rammaricato di averlo fatto attendere così a lungo...

- Messer Pachillou, che piacere conoscervi! E complimenti per l'ottima conoscenza della nostra lingua, è piacevole e gratificante notare spesso ciò dai nostri vicini d'oltralpe!

E sorrise stringendogli energicamente la mano.

- Per noi sarà un vero piacere stringere relazioni diplomatiche con la vostra meravigliosa terra. Tant'è vero che la nostra Ambasciatrice in Languedoc Dama Isabella Esmengarda Borgia si è presentata alla vostra cancelleria con le credenziali.
Ma vi prego di seguirmi: potremo discuterne con calma davanti ad un buon bicchiere di vermentino ligure nel vostro ufficio.