Decreto sul Sindaco, sul Consiglio Cittadino e sul Capitano del Popolo (abrogato)
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Decreto sul Sindaco, sul Consiglio Cittadino e sul Capitano del Popolo (abrogato)
Decreto sul Sindaco, sul Consiglio Cittadino e sul Capitano del Popolo - Aggiornamento 1.1
art.1
Con tale decreto si abrogano i precedenti decreti sui "Doveri del Sindaco", sui "Rapporti con lo Stato" e sul "Capitano del Popolo".
art.2
Il Sindaco uscente è tenuto a fornire la documentazione relativa alla situazione della cassa, dell'inventario, dei mandati ancora aperti e della taverna nell'apposito topic in Camera della Corte l'ultimo giorno del proprio mandato da Sindaco.
Il Sindaco entrante è tenuto a fornire la documentazione relativa alla situazione della cassa, dell'inventario, dei mandati ancora aperti e della taverna nell'apposito topic in Camera della Corte il primo giorno del proprio mandato da Sindaco.
Il Sindaco è tenuto a fornire un rendiconto a metà mandato riguardante la situazione della cassa, dell'inventario, dell'elenco di campi e botteghe e di qualsiasi iniziativa di natura economica, commerciale e sociale nel Consiglio Cittadino.
Il Prefetto ha il compito di presentare questo decreto ad ogni Sindaco entrante. Il Sindaco che non ottemperi agli obblighi previsti dalla legge è processabile per "Tradimento". Le pene sono a discrezione del Giudice dall'esposizione al pubblico ludibrio fino al massimo della reclusione in prigione.
Il Sindaco ha facoltà di emettere le tasse solo ed esclusivamente dietro approvazione ufficiale del Doge. Egli è tenuto a valutare in Consiglio Cittadino l'ammontare delle stesse e successivamente inviare la richiesta al Doge, il quale valuterà la fattibilità dell'emissione insieme ai Consiglieri.
art.3
La composizione minima e necessaria del Consiglio Cittadino è rappresentata da:
quattro cittadini anziani con preferenza verso gli ex Funzionari Pubblici
il candidato Sindaco che abbia ricevuto almeno il 39% dei voti
un cittadino eletto direttamente dalla cittadinanza attraverso un sondaggio nel forum del Municipio
tre cittadini di fiducia scelti insindacabilmente dal Sindaco
il Tribuno
il Capitano del Popolo
il Doganiere
i Vice-Prefetti
il Comandante della Milizia cittadina
il Capitano di Porto
I suddetti hanno diritto di voto e si impegneranno a presentare proposte di natura economica, commerciale, sociale e ludica. Tali proposte, eccetto i casi previsti dalla legge, non hanno bisogno della formale autorizzazione del Doge per essere ratificate.
Oltre ad essi, hanno accesso senza diritto di voto al Consiglio Cittadino i seguenti Funzionari Pubblici:
il Doge
il Ministro del Commercio
il Prefetto
gli ex-Sindaci, purchè residenti nella stessa città da almeno un mese
Il Consiglio Cittadino ha facoltà di eleggere ulteriori Consiglieri mediante votazione interna.
E' inoltre facoltà del Sindaco redigere un regolamento interno il quale autorizzi l'ingresso al Consiglio Cittadino e/o conceda il diritto di voto ad altri Consiglieri; tale regolamento, per ritenersi valido ed operativo, deve essere votato a maggioranza dal Consiglio Cittadino.
Il Sindaco che non ottemperi alla costituzione minima e necessaria del Consiglio Cittadino è processabile per "Tradimento". La pena prevista è l'esposizione al pubblico ludibrio.
art.4
Il Capitano del Popolo opera a stretto contatto col Sindaco, sostituendolo in caso di necessità o di sua temporanea assenza.
Viene eletto dal Doge sulla base di una lista di almeno due nominativi presentata dal Sindaco in accordo col Consiglio Cittadino. Il suo mandato termina con la presentazione delle dimissioni o tramite l'approvazione in Consiglio Cittadino o in Consiglio della Repubblica di una mozione di sfiducia.
Il Capitano del Popolo ha accesso al Consiglio Cittadino e alla Camera dei Sindaci, ed è tenuto ad intrattenere stretti rapporti col Ministro del Commercio e con lo Sceriffo al fine di preservare continuità di scambi commerciali in caso di assenza del Sindaco.
art.1
Con tale decreto si abrogano i precedenti decreti sui "Doveri del Sindaco", sui "Rapporti con lo Stato" e sul "Capitano del Popolo".
art.2
Il Sindaco uscente è tenuto a fornire la documentazione relativa alla situazione della cassa, dell'inventario, dei mandati ancora aperti e della taverna nell'apposito topic in Camera della Corte l'ultimo giorno del proprio mandato da Sindaco.
Il Sindaco entrante è tenuto a fornire la documentazione relativa alla situazione della cassa, dell'inventario, dei mandati ancora aperti e della taverna nell'apposito topic in Camera della Corte il primo giorno del proprio mandato da Sindaco.
Il Sindaco è tenuto a fornire un rendiconto a metà mandato riguardante la situazione della cassa, dell'inventario, dell'elenco di campi e botteghe e di qualsiasi iniziativa di natura economica, commerciale e sociale nel Consiglio Cittadino.
Il Prefetto ha il compito di presentare questo decreto ad ogni Sindaco entrante. Il Sindaco che non ottemperi agli obblighi previsti dalla legge è processabile per "Tradimento". Le pene sono a discrezione del Giudice dall'esposizione al pubblico ludibrio fino al massimo della reclusione in prigione.
Il Sindaco ha facoltà di emettere le tasse solo ed esclusivamente dietro approvazione ufficiale del Doge. Egli è tenuto a valutare in Consiglio Cittadino l'ammontare delle stesse e successivamente inviare la richiesta al Doge, il quale valuterà la fattibilità dell'emissione insieme ai Consiglieri.
art.3
La composizione minima e necessaria del Consiglio Cittadino è rappresentata da:
quattro cittadini anziani con preferenza verso gli ex Funzionari Pubblici
il candidato Sindaco che abbia ricevuto almeno il 39% dei voti
un cittadino eletto direttamente dalla cittadinanza attraverso un sondaggio nel forum del Municipio
tre cittadini di fiducia scelti insindacabilmente dal Sindaco
il Tribuno
il Capitano del Popolo
il Doganiere
i Vice-Prefetti
il Comandante della Milizia cittadina
il Capitano di Porto
I suddetti hanno diritto di voto e si impegneranno a presentare proposte di natura economica, commerciale, sociale e ludica. Tali proposte, eccetto i casi previsti dalla legge, non hanno bisogno della formale autorizzazione del Doge per essere ratificate.
Oltre ad essi, hanno accesso senza diritto di voto al Consiglio Cittadino i seguenti Funzionari Pubblici:
il Doge
il Ministro del Commercio
il Prefetto
gli ex-Sindaci, purchè residenti nella stessa città da almeno un mese
Il Consiglio Cittadino ha facoltà di eleggere ulteriori Consiglieri mediante votazione interna.
E' inoltre facoltà del Sindaco redigere un regolamento interno il quale autorizzi l'ingresso al Consiglio Cittadino e/o conceda il diritto di voto ad altri Consiglieri; tale regolamento, per ritenersi valido ed operativo, deve essere votato a maggioranza dal Consiglio Cittadino.
Il Sindaco che non ottemperi alla costituzione minima e necessaria del Consiglio Cittadino è processabile per "Tradimento". La pena prevista è l'esposizione al pubblico ludibrio.
art.4
Il Capitano del Popolo opera a stretto contatto col Sindaco, sostituendolo in caso di necessità o di sua temporanea assenza.
Viene eletto dal Doge sulla base di una lista di almeno due nominativi presentata dal Sindaco in accordo col Consiglio Cittadino. Il suo mandato termina con la presentazione delle dimissioni o tramite l'approvazione in Consiglio Cittadino o in Consiglio della Repubblica di una mozione di sfiducia.
Il Capitano del Popolo ha accesso al Consiglio Cittadino e alla Camera dei Sindaci, ed è tenuto ad intrattenere stretti rapporti col Ministro del Commercio e con lo Sceriffo al fine di preservare continuità di scambi commerciali in caso di assenza del Sindaco.
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