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Trattati con la Linguadoca

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Messaggio Da Ospite Lun Ott 27, 2008 5:10 pm

Trattato di cooperazione giudiziaria tra la Repubblica di Genova e la Contea di Linguadoca

Nella loro grande saggezza, Ruggero “Margab” d’Altavilla Visconte di Bogliasco,Doge di Genova e Cristòl de Sìarr, Conte di Linguadoca, hanno chiesto di mettere per iscritto il presente trattato di cooperazione giudiziaria che vincoli i popoli della Repubblica di Genova e della Contea di Linguadoca, con l'intento di instaurare e preservare una duratura amicizia

Articolo I - del principio di cooperazione
Ogni individuo che abbia commesso un'offesa o un crimine nei confronti della legge e delle regole vigenti nel territorio di uno dei due contraenti dovrà, su domanda, essere ricercato e preso dopodiché, con decisione fatta di comune accordo, estradato oppure messo a giudizio dalle autorità giudiziarie sul territorio del quale l'individuo sia stato arrestato.(detta autorità giudiziaria richiedente)

Articolo II - dell'applicazione del diritto del ricorrente
Il comune accordo prevede una piena e fattiva cooperazione tra procuratori e giudici dei due paesi in modo che l'accusato riceva lo stesso giudizio che avrebbe ricevuto nel caso non fosse fuggito alla giustizia del contraente ricorrente (sul territorio del quale ha avuto luogo l'infrazione), essendo il giudizio svolto per e da delegazione del contraente che ha emesso la richiesta.

Articolo III - della procedura di giudizio
Il procuratore del ricorrente redige l'atto d'accusa premurandosi di fare apparire le leggi o abitudini sui quali l'atto si basa. Lo trasmette al suo omologo insieme alle prove in suo possesso a carico dell'imputato.

Il giudice richiedente deve ricevere i dettagli del processo.

Il giudice richiedente redigerà la sentenza premurandosi di fare apparire le leggi o abitudini del ricorrente sui quali l'atto si basa.

Articolo IV - della cooperazione dei Prefetti e dei corsi di giustizia
I membri della prefettura, della giustizia e delle alte parti contraenti (Prefetti, Capitani, Sergenti, Giudici, Cancellieri, Procuratori) si impegnano a collaborare attivamente affinché le leggi dei due paesi siano rispettate, in particolare

- condividendo le loro informazioni sugli individui o gruppi di individui identificati come potenzialmente pericolosi;

- Facendo rispettare la giustizia quando un'offesa o crimine sia stata commessa e l'accusato sia sul territorio di uno dei due contraenti. La procedura prevede l'emissione di un avviso di ricerca, che è una richiesta destinata a procedere all'indagine, all'arresto, alla messa sotto accusa ed al giudizio della persona accusata.

Articolo V - della richiesta

Emessa da un funzionario del contraente, è formulata come segue:


Repubblica/Contea di __________

Natura della richiesta: Avviso di ricerca

Emittente (nome, funzione):

Data:

Individui accusati (nomi):

Descrizione dell'offesa/crimine o del pericolo:

Localizzazione dell'offesa/crimine ed di o degli individui:

Dossier completo delle prove relativo al caso:

Articoli di legge sui quali si basa la richiesta: (soltanto in caso di parere di ricerca)

Scheda d'identità di o degli individui:


Articolo VI - delle disposizioni allegate
Le modalità allegate, in particolare quelle relative ai diritti degli accusati saranno discusse dai giudici, procuratori e Prefetti dei contraenti. I cancellieri dei contraenti procederanno all'archiviazione dei processi.

Articolo VII - degli inadempimenti al trattato
In tempo di pace come in guerra, qualsiasi inadempimento al presente trattato o annullamento di quest’ultimo non conforme all'articolo qui di seguito può aprire il diritto ad una compensazione della parte danneggiata.
Quest'accordo non prende atto in caso di guerra tra la Contea di Linguadoca ed la Repubblica di Genova.

Articolo VIII - della procedura di denunzia del trattato
Il contraente che desidera porre fine al presente trattato dovrà fare pervenire una lettera ufficiale di denunzia all'altro contraente. Quest'ultimo dispone di quattro giorni lavorativi per prendere atto. Senza risposta ufficiale che lo accenna, il presente contratto è considerato nullo passato questi termini. Le parti contraenti si impegnano a pubblicare in modo ufficiale una lettera che precisa l'abrogazione del contratto.

Articolo IX - della modifica del trattato
Per consenso reciproco, la riscrittura del trattato può essere effettuata nella sua integrità o parzialmente.

Articolo X - dell'entrata in vigore del trattato
Il presente trattato entra in vigore senza limitazione di tempo dopo la ratifica da parte dei contraenti, che impegna le loro terre ed i loro popoli.
Il presente trattato è scritto in due versioni, una italiana e una francese. Le due versioni hanno lo stesso valore ed efficacia.

Firmato a Genova il 09 Ottobre 1456

In nome della Contea di Linguadoca:

Cristòl de Sìarr, Conto di Linguadoca
Pachillou, Gran Ciambellano di Linguadoca
Trattati con la Linguadoca Sceaudegeojaunesc3xu9vo7

In nome della Repubblica di Genova :

Ruggero “ Margab” d’Altavilla Visconte di Bogliasco, Doge della Repubblica di Genova
Abelardo “Babj” d’Altavilla Barone di Corniglia, Gran Ciambellano della Repubblica di Genova

Trattati con la Linguadoca Genverzn8


Traité de coopération judiciaire entre la République de Gênes et le Comté de Languedoc

Dans leur grande sagesse, leurs seigneuries Ruggero “Margab” d’Altavilla Vicomte de Bogliasco,Doge de Gênes et Cristòl de Sìarr, Comte de Languedoc ont souhaité mettre par écrit le présent traité de coopération judiciaire qui lie les peuples Gênois et Languedocien.

Article I - Du principe de coopération
Tout individu ayant commis un délit ou un crime au regard de la loi et du coutumier applicable dans le territoire d'un contractant devra être, sur demande, recherché, appréhendé, mis en accusation et jugé par le contractant sur le territoire duquel l'individu se trouve ou est soupçonné de se trouver.

Article II - De l'application du droit du requérant
L' enquête, l'arrestation, la mise en accusation, le jugement étant réalisé pour et par délégation du contractant ayant émis la requête (appelé requérant), le contractant sur le territoire duquel ces démarches sont effectuées s'engage à respecter le droit du contractant requérant (sur le territoire duquel a eu lieu l'infraction).

Article III - De la procédure de jugement
Le Procureur du requérant rédige l'acte d'accusation en prenant soin d'y faire paraître les lois ou coutumes sur lesquels l'acte repose. Il le transmet à son homologue, qui rendra le réquisitoire en le suivant.

Le Juge requérant doit recevoir les minutes du procès.

Le Juge du requérant rédige l'acte de jugement en prenant soin d'y faire paraître les lois ou coutumes sur lesquels l'acte repose. Il le transmet à son homologue pour avis. Ce dernier reste souverain dans son jugement, et motivera celui-ci à l'aide de la loi et du coutumier du requérant.

Article IV - De la coopération des Prévôtés et des Cours de Justice
Les membres des Prévôtés et Cours de Justice des Hautes Parties Contractantes (Prévôts, Lieutenants et Sergents des Prévôtés, Juges, Procureurs et Greffiers) s'engagent à collaborer activement:

- en partageant leurs renseignements sur les individus ou groupes d'individus identifiés comme potentiellement dangereux. Ils avertissent ainsi, en émettant un Avis de mise en garde, de tout trouble pouvant affecter un contractant sur son territoire;

- en saisissant la Justice lorsqu'un délit ou crime a été commis et que le prévenu est sur le territoire d'un contractant. Ils émettent alors un Avis de recherche, qui est une requête destinée à procéder à l'enquête, à l'arrestation, l'inculpation et le jugement de la personne incriminée.

Article V - De la requête
Emise par un fonctionnaire du contractant, elle est formulée comme suit:


République/Comté de __________
Nature de la requête: Avis de recherche/Avis de mise en garde

Emetteur (Nom, Fonction):

Date d'émission:

Individu(s) incriminé(s) (Noms):

Descriptif du délit/crime ou de la dangerosité:

Localisation du délit/crime et du ou des individus:

Dossier complet des preuves liées à l'affaire:

Articles de loi sur lesquels s’appuie la requête:
(uniquement en cas d'avis de recherche)

Fiche d'identité du ou des individus:


Article VI - Des dispositions annexes
Les modalités annexes, notamment celles relatives aux droits des inculpés seront discutées par les Juges, Procureurs et Prévôts des contractants. Les Greffiers des contractants procèderont à l'archivage des procès.

Article VII - Des manquements au traité
En temps de paix comme de guerre, tout manquement au présent traité ou annulation de ce dernier non conforme à l’article ci-après peut ouvrir le droit à un dédommagement de la partie lésée.
Cet accord ne prend pas acte en cas de guerre entre le Comté du Languedoc et la République de Gênes.

Article VIII - De la procédure de dénonciation du traité
Le contractant souhaitant mettre fin au présent traité devra faire parvenir une lettre officielle de dénonciation à l'autre contractant. Ce dernier dispose de quatre jours ouvrables pour en prendre acte. Sans réponse officielle le mentionnant, le présent contrat est réputé nul passé ce délais. Les parties contractantes s’engagent à publier de façon officielle une lettre spécifiant l'abrogation du contrat.

Article IX - De la modification du traité
Par consentement mutuel, la réécriture du traité peut être effectuée dans son intégralité ou partiellement.

Article X - De l'entrée en vigueur du traité
Le présent traité entre en vigueur sans limitation de temps dès la ratification par les contractants, qui engage leurs provinces et leurs peuples.
Le présent traité est écrit en deux versions, une italienne et une française. Les deux versions ont la même valeur et efficacité.


Faict à Montpellier le XXIIème jour d'octobre de l'an d'Horace MCDLVI

Au nom du Comté du Languedoc :

Cristòl de Sìarr, Conto di Linguadoca
Pachillou, Gran Ciambellano di Linguadoca
Trattati con la Linguadoca Sceaudegeojaunesc3xu9vo7


Au nom de la République de Gênes:

Ruggero “ Margab” d’Altavilla Vicomte de Bogliasco, Doge de la République de Gênes
Abelardo “Babj” d’Altavilla Baron de Corniglia, Grand Chambellan de la République de Gênes

Trattati con la Linguadoca Genverzn8

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Messaggio Da Admin Dom Gen 10, 2010 5:29 pm



TRATTATO RIGUARDANTE LO STATUTO DEGLI AMBASCIATORI DI GENOVA E LINGUADOCA

Articolo primo

L'ambasciata della Repubblica di Genova nel Linguadoca è cosiderata territorio sovrano della Repubblica di Genova.
L'ambasciata della Contea di Linguadoca a Genova è considerata territorio sovrano della Contea di Linguadoca.

Articolo secondo

2.1
L'ambasciatore di Genova dispone dell'immunità diplomatica su tutto il territorio definito appartenente al Contea di Linguadoca.
L'ambasciatore di Linguadoca dispone dell'immunità diplomatica su tutto il territorio definito appartenente al Repubblica di Genova.

2.2
In caso di accertamento di un grave errore dell'ambasciatore di Genova nel Linguadoca, il Principe della Repubblica di Genova può decidere di togliere la suddetta immunità, in modo che il colpevole possa essere incriminato e condannato.
In caso di accertamento di un grave errore dell'ambasciatore di Linguadoca a Genova, il Principe della Contea di Linguadoca può decidere di togliere la suddetta immunità, in modo che il colpevole possa essere incriminato e condannato.

Articolo terzo

In caso di necessità imminente, il Principe della Repubblica di Genova può esigere la partenza dell'ambasciata di Linguadoca. L'ambasciatore dispone quindi di una settimana di tempo per lasciare il territorio di Genova.
In caso di necessità imminente, il Principe della Contea di Linguadoca può esigere la partenza dell'ambasciata di Genova. L'ambasciatore dispone quindi di una settimana di tempo per lasciare il territorio di Linguadoca.

Articolo quarto

La Repubblica di Genova autorizza la libera circolazione su tutto il suo territorio da parte dell'ambasciatore di Linguadoca, nel rispetto delle leggi in vigore.
La Contea di Linguadoca autorizza la libera circolazione su tutto il suo territorio da parte dell'ambasciatore di Genova, nel rispetto delle leggi in vigore.

Articolo quinto

La Contea di Linguadoca si impegna a proteggere ed aiutare l'ambasciatore della Repubblica di Genova alla sua richiesta, sul territorio della Contea di Linguadoca.
La Repubblica di Genova si impegna a proteggere ed aiutare l' ambasciatore della Contea di Linguadoca, alla sua richiesta, sul territorio della Repubblica di Genova.

Articolo sesto

Se uno dei due Repubblica/Contea firmatari desiderasse annullare il presente trattato, deve necessariamente farne dichiarazione scritta all'altro repubblica/contea. Il trattato sarà allora considerato caduco una settimana dopo la ricezione della suddetta comunicazione.

Il presente trattato è scritto in due versioni, una italiana e una francese. Le due versioni hanno lo stesso valore ed efficacia.

Fatto a Montpellier il 19° giorno del mese di Settembre dell'Anno di grazia 1456

Per la Repubblica di Genova:
Ruggero "Margab" d'Altavilla, Visconte di Bogliasco, Doge della Repubblica di Genova
Abelardo "Babj" d'Altavilla, Barone di Corniglia, Gran Ciambellano di Genova
Trattati con la Linguadoca Genverzn8

Per la Contea di Linguadoca:
Enduril de Noùmerchat, Vicomtesse du Razès, Baronne de Ganges & de Peyre, Contessa della Contea di Linguadoca
Eccellenza Pachillou, Ciambellano di Linguadoca
Trattati con la Linguadoca Sceaudegeojaunesc3xu9



TRAITE PORTANT SUR LE STATUT DES AMBASSADEURS DE GÊNES ET DU LANGUEDOC

Article Premier:

L'ambassade de la République de Gênes à Languedoc est considérée comme faisant partie du territoire souverain de la République de Gênes.
L'ambassade du comté de Languedoc à Gênes est considérée comme faisant partie du territoire souverain du comté de Languedoc.

Article 2-1:

L'ambassadeur de Gênes dispose de l'immunité diplomatique sur l'ensemble du territoire défini comme appartenant au comté de Languedoc.
L'ambassadeur de Languedoc dispose de l'immunité diplomatique sur l'ensemble du territoire défini comme appartenant à la République de Gênes.

Article 2-2:

En cas de faute grave avérée de l'ambassadeur de Gênes en Languedoc, le Doge de Gênes peut décider de lever ladite immunité, de sorte que le fautif puisse être incriminé et jugé.
En cas de faute grave avérée de l'ambassadeur de Languedoc à Gênes, le Comte de Languedoc peut décider de lever ladite immunité, de sorte que le fautif puisse être incriminé et jugé.

Article 3:

En cas de nécessité imminente, le Doge de Gênes peut exiger le départ de l'ambassade Languedocienne. L'ambassadeur dispose alors d'un délai d'une semaine pour quitter le territoire de Gênes.
En cas de nécessité imminente, le Comte de Languedoc peut exiger le départ de l'ambassade Génoise. L'ambassadeur dispose alors d'un délai d'une semaine pour quitter le territoire du Comté de Languedoc.

Article 4:

La République de Gênes autorise la libre circulation sur son territoire de l'ambassadeur du Languedoc, dans le respect des lois en vigueur.
Le Comté de Languedoc autorise la libre circulation sur son territoire de l'ambassadeur de la République de Gênes, dans le respect des lois en vigueur.

Article 5:

Le Comté de Languedoc s'engage à protéger et aider l'ambassadeur de la République de Gênes à sa demande, sur le territoire du Languedoc.
La République de Gênes s'engage à protéger et aider l'ambassadeur du Comté de Languedoc, à sa demande, sur le territoire de la République de Gênes .

Article 6:

Si l'un(e) des deux république/comté signataires désirait faire annuler le présent traité, il lui faudrait nécessairement en faire la déclaration par écrit à l'autre république/comté. Le traité serait dès lors caduc une semaine après la réception dudit courrier.

Le présent traité est écrit en deux versions, une italienne et une française. Les deux versions ont la même valeur et efficacité.

Fait à Montpellier
Le 19 ième jour du mois de Septembre de l'An de grasce 1456

Pour le Comté de Languedoc
Enduril de Noùmerchat, Vicomtesse du Razès, Baronne de Ganges & de Peyre, Comtesse du Comté du Languedoc
Son Excellence Pachillou, Chambellan du Languedoc
Trattati con la Linguadoca Sceaudegeojaunesc3xu9

Pour la République de Gênes
Ruggero "Margab" d'Altavilla, Vicomte de Bogliasco, Doge de la République de Gênes
Abelardo "Babj" d'Altavilla, Baron de Corniglia, Grand Chambellan de Gênes
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